Discriminazioni sul web

Eccomi qui a scrivere. E’ da un po’ che volevo farlo, ma non ho mai trovato il tempo.

Vi devo rendere partecipi di alcune cose che son successe in questa settimana compresa dal primo all’8 maggio.
La sera del primo maggio, girovagando per il social network Facebook mi sono imbattuta in un gruppo a dir poco scandaloso di nome “NO all’ISLAM in ITALIA” che contava quasi 10000 iscritti.
Come sapete già, io sono musulmana e naturalmente l’effetto non è stato tanto positivo, come potete immaginare.
Ho letto la descrizione che diceva testuali parole:

“QUESTO è un gruppo APOLITICO. (Parlano solo della Lega!)

A COSA NON SERVE QUESTA PAGINA?
- NON serve per fare propaganda politica; (Michele Digena: BOSSI FA BENE A NON VOLERLI AL NORD !!!! CONVERTITEVI !!!! ~ Italia senza Islam )

- NON serve per insultare; (Paolo Gherdovich Brutta tr*ia come si permette..e i pezzi di m*rda al governo che permettono questo..Ragazzi diamoci una mossa..questi ci stanno mangiando in casa nostra .Riapro la risiera e ste m*rde le butto tutte dentro.non riescopiu ascrivere perche sta tro*a la vorrei avere qua davanti sono troppo incazzato.W IL DUCE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  ~ Perchè inciti la chiusura dei gruppi e non accetti il confronto???)

- NON serve per incitare alla violenza; (Gabriele Bussolin Preferisco ritrovarmeli in piazza ed aprirgli la testa con un tubo da 30 ~ Perchè inciti la chiusura dei gruppi e non accetti il confronto??? )

- NON serve per parlare d' altro. (Anche qui, comunque infrangono le regole che hanno costituito perchè:Ultimo ⊕ Guerriero SIMOOOO CI SONO , ANCHE SE DAVASTATO OGGI AUTOPSIA GIOVEDI' è IL GRANDE GIORNOPOI TI FACCIO SAPERE ~ Perchè inciti la chiusura dei gruppi e non accetti il confronto??? )

In questa gruppo NON siamo contro la libertà di culto in Italia, ne contro le altre religioni.
Qui siamo solamente contrari all'islam.”

Questa è una parte della descrizione del gruppo. Purtroppo però, questa  descrizione non coincide con ciò che avviene all’interno di questo gruppo, infatti mi è bastato leggere qualche commento e capirne il significato discriminatorio.
Nonostante l’evidente razzismo mixato con incitazioni all’odio e alla violenza, ho provato ad iscrivermi e capirne il motivo reale di questo odio (che loro però non volevano ammettere, nonostante l’abbiano scritto mille volte. – se lo saranno dimenticati? -).
Dicevo, mi sono iscritta e così ho postato un commento nel quale mi presentavo e chiedevo loro il perché di questa posizione. Secondo voi, c’è stato un dialogo? Avete ancora qualche dubbio? Beh, mi dispiace dirvelo e ferire le vostre anime, ma purtroppo ciò che prevedevo è stato fatto: offese, insulti e discriminazione a gogò e quando mi è andata male, mi son stati cancellati i commenti.
Così, vedendo questa esplicita e visibilissima discriminazione ho segnalato il gruppo per ‘razzismo e incitazione all’odio, alla violenza’. Poi però, ho pensato che sarebbe ideale che la gente sappia ciò che c’è in giro per un social network così conosciuto e di invitare le persone a segnalare affinché questi gruppi vengano chiusi dagli amministratori (preciso una cosa: noi utenti possiamo solo segnalare e dire la causa, ma non siamo noi gli artefici della chiusura dei gruppi bensì gli amministratori di facebook che valutano la questione!).
Così ho realizzato questo video:

nel quale, appunto, segnalo il gruppo e dico le motivazioni per cui lo segnalo. In poche ore il contatore delle visualizzazioni ha iniziato ad alzarsi. Dopo un giorno scarso, incredula, non ho più trovato il gruppo che segnalavo cioè: NO all’ISLAM in ITALIA. Ero davvero felice di queste segnalazioni e di questa conclusione. Mi ha aiutato molto anche Marta Marcello, una ragazza molto conosciuta sul web come Barbie Xanax, la quale ha suggerito nel suo blog di vedere i miei video e di segnalare se si fosse dell’idea che le discriminazioni non debbano esistere.

Dopo questo ‘piccolo’ traguardo, ho pensato – bene o male, non lo so – di farne un secondo di video:

nel quale però, a differenza del primo, segnalo più gruppi di qualsiasi genere di discriminazione, senza nessuna distinzione.

Ovviamente è stato difficile cercare gruppi che discriminavano altro oltre l’Islam, ma per ora erano quelli i gruppi più popolari.

L’ho pubblicato così su Youtube e successivamente su Facebook. Nel frattempo la notizia passava velocemente tra gli iscritti del gruppo chiuso precedentemente e così tutti iniziarono ad inveire e dirne di tutti i colori sugli altri gruppi affini a quello, ma regionali e non nazionale.

Molti hanno creato altri gruppi dello stesso pensiero e così continuano ad aumentare ma nello stesso tempo noi – insieme -  ci stiamo riuscendo a chiuderli.

Molti mi hanno commentata dicendomi che io vieto la libertà di parola, di pensiero altri invece mi hanno offesa pesantemente, ma in tutti quei commenti percepivo un immensa disinformazione e non voglia di conoscere seppur essi rivendicavano – a mio parere falsamente, dato che i commenti sono evidenti – il dialogo.

Anche per questo video, le visualizzazioni sono cominciate ad aumentare velocemente ancor più dell’altro.

Aperta parentesi.

Tutto ciò l’ho comunicato all’osservatorio sulle discriminazioni di Mantova. Loro mi hanno dato un po’ di consigli e Maria Bacchi ha inviato queste informazioni ad alcune persone tra le quali anche le ragazze dell’Unione femminile nazionale. Queste hanno pubblicato un articoletto per informare di ciò che stava accadendo. Le ringrazio davvero molto!

Chiusa parentesi.

Domenico Ferrara, un ‘giornalista’ de Il Giornale, ha scritto un articolo su tutto ciò nella testata di questo giornale ma online. I fatti che racconta sono inesatti e alcuni falsi, poiché afferma che quel gruppo(i) non erano assolutamente discriminatori ma anzi, volevano un dialogo con i musulmani.

Non è assolutamente così, perché io stessa l’ho provato, ma nemmeno altri amici ci sono riusciti.

Inoltre, io non chiudo alcun gruppo ma è l’azione degli amministratori, ripeto, noi li segnaliamo. Punto.

Ha citato anche la Jihad, di quei gruppi che la citano ecc. io sinceramente non li ho mai visti su Facebook perché io, ora, sto agendo esclusivamente su Facebook e non sul web intero poiché è una cosa ancor più complessa e irrealizzabile con un video pubblicato su Youtube.